martedì 28 agosto 2012

Cosa vuol dire "avere Fede"?

Allegoria della Fede
"Dio, infinitamente perfetto e beato in sé stesso, per un disegno di pura bontà ha liberamente creato l'uomo per renderlo partecipe della sua vita beata" (CCC 1). Dio stesso, creandoci a sua immagine, ha impresso nel nostro cuore il desiderio di vederlo. Scrive sant'Agostino, rivolgendosi a Dio:
"L'uomo, pur essendo una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, poiché ci ha fatti per te, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te" (Confessioni I, 1, 1).
Ogni uomo, dunque, ha in sé il desiderio di Dio. Anche se molti spesso ignorano questo desiderio, non possono fare a meno di sopprimerlo. Ma come l'uomo può conoscere Dio? Può con i soli mezzi della ragione umana? In parte sì: "Partendo dalla creazione, cioè dal mondo e dalla persona umana, l'uomo, con la sola ragione, può con certezza conoscere Dio come origine e fine dell'universo e come sommo bene, verità e bellezza infinita" (CCC 3).

Già prima della venuta di Cristo molti filosofi credettero nell'esistenza di un Dio unico e perfetto, e molti uomini saggi si sforzarono di vivere secondo la sua volontà, per quanto fosse dato loro di comprendere con le sole forze della ragione. Nessuno di loro, tuttavia, poté giungere a vedere con pienezza il volto di Dio, né a conoscere perfettamente la sua volontà, perché "nessuno conosce il Padre se non il Figlio" (Matteo 11, 27).

Per questo Dio Padre ha inviato sulla terra Gesù, il suo Figlio unigenito che "si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Giovanni 1, 14). Solo per mezzo di lui noi possiamo giungere alla piena conoscenza del Padre. Disse Gesù stesso:
"Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14, 6).
Tra tutti i suoi discepoli, Gesù scelse dodici uomini, gli Apostoli, perché annunciassero in tutto il mondo la Parola di Dio. "Gli Apostoli hanno trasmesso ai loro successori, i vescovi, e, attraverso questi, a tutte le generazioni fino alla fine dei tempi, quanto hanno ricevuto da Cristo e appreso dallo Spirito Santo" (CCC 12). Ancora oggi la Chiesa custodisce e annuncia la Verità rivelata da Dio, così come Cristo l'ha trasmessa agli Apostoli.

La Fede, dunque, non è un moto dell'animo, un impulso del cuore, un cieco sentimento. La Fede è l'adesione dell'intelletto alla Verità che ci è stata annunciata (cfr. Giuramento antimodernista, punto quinto).

Inoltre, anche se la Fede supera la ragione, non ci potrà mai essere contrasto tra la vera Fede e la retta ragione, poiché entrambe hanno origine da Dio. Scrive ancora sant'Agostino:
"Credo ut intelligam, intelligo ut credam" cioè "Credo per comprendere, comprendo per credere".
Nota: CCC = Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica.