Cristoforo Colombo è conosciuto come grande navigatore e scopritore di terre, ma poco come cristiano. Egli credette di essere stato chiamato a portare il Vangelo nelle nuove terre: fu così un vero "Cristoforo", che in greco vuol dire "portatore di Cristo". Scopo principale della sua impresa fu infatti la propagazione del Vangelo.
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domenica 11 settembre 2011
domenica 4 settembre 2011
Volta: l'inventore della pila elettrica che faceva il catechista
"Ho sempre tenuto e tengo per unica, vera e infallibile questa santa Religione Cattolica, ringraziando senza fine il buon Dio d'avermi infusa una tale fede in cui mi propongo fermamente di voler vivere e morire, con viva speranza di conseguire la vita eterna".
Queste parole sono di Alessandro Volta, di nobile famiglia, nato a Como nel 1745 e qui morto nel 1827, fisico illustre, tra i primissimi a studiare l'elettricità, giungendo, tra l'altro, all'invenzione della pila. Probabilmente ricorderete il suo volto sulle vecchie banconote da diecimila lire.
Egli fu grande non solo come scienziato, ma anche come cattolico: ogni giorno partecipava alla Messa, nei giorni festivi faceva la Comunione; spesso spiegava il catechismo ai fanciulli della sua chiesa parrocchiale. Ogni giorno recitava il Rosario, e restò fedele a questa pratica per tutta la sua vita.
In un epoca in cui i "poteri forti" e i presunti grandi intellettuali perseguitavano la Chiesa sul piano materiale e spirituale, Volta studiò molto la dottrina cattolica e la visse sempre con grande passione. Un fulgido esempio per i cattolici di oggi, una autentica "sentinella del mattino".
domenica 14 agosto 2011
Gli scienziati e la preghiera del Rosario
Un giovane studente universitario entra nello scompartimento di un teno e si siede accanto ad un anziano. Dopo un po' si accorge che costui sta recitando il Rosario, sgranando la corona con le dita. Lo studente lo guarda per qualche istante e poi dice:
- Vedo, egregio signore, che lei crede ancora in quelle favole.
- Sì, caro giovanotto. tu non ci credi?
- Io? - risponde lo studente sorridendo. - No, non ci credo da molto tempo. Seguite il mio esempio, brav'uomo, e buttate via quel Rosario. Mettetevi a studiare la nuova scienza.
- La nuova scienza? - domandò l'anziano. Di che si tratta? Potresti aiutarmi a capirla?
- certamente, volentieri - disse lo studente. - Mi dia solo il suo indirizzo e le manderò un libro adeguato.
L'anziano signore tira fuori dal portafogli il suo biglietto da visita e lo dà al giovane. Questi legge: "Louis Pasteur. Istituto di Ricerche Scientifiche. Parigi".
Era il grande Louis Pasteur, chimico e biologo francese (1822 - 1895), inventore della pastorizzazione, che da lui ha preso il nome, oltre che padre della microbiologia e dell'immunologia. Per tutta la vita fu un fervente cattolico.
Anche Guglielmo Marconi, scienziato e inventore italiano (1874 - 1937), premio Nobel per la fisica, inventò il sistema di telegrafia senza fili su cui si basano TV, radio, telefoni portatili e cellulari, telecomandi e molto altro.
In occasione del suo matrimonio, papa Pio XI regalò, a lui e a sua moglie, una preziosa corona del Rosario. Quando Marconi si trovò sul letto di morte, a chi gli chiese se non avesse un messaggio per la sposa assente, rispose:
- Le direte che io tenevo in mano la mia corona.
Altre sue dichiarazioni non ci lasciano dubbi sulla sua fede:
"Credo nella potenza della preghiera come cristiano e come scienziato"
"La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita; solo la fede ci può fornire il senso dell’esistenza: sono contento di essere cristiano"
- Vedo, egregio signore, che lei crede ancora in quelle favole.
- Sì, caro giovanotto. tu non ci credi?

- La nuova scienza? - domandò l'anziano. Di che si tratta? Potresti aiutarmi a capirla?
- certamente, volentieri - disse lo studente. - Mi dia solo il suo indirizzo e le manderò un libro adeguato.
L'anziano signore tira fuori dal portafogli il suo biglietto da visita e lo dà al giovane. Questi legge: "Louis Pasteur. Istituto di Ricerche Scientifiche. Parigi".
Era il grande Louis Pasteur, chimico e biologo francese (1822 - 1895), inventore della pastorizzazione, che da lui ha preso il nome, oltre che padre della microbiologia e dell'immunologia. Per tutta la vita fu un fervente cattolico.
Anche Guglielmo Marconi, scienziato e inventore italiano (1874 - 1937), premio Nobel per la fisica, inventò il sistema di telegrafia senza fili su cui si basano TV, radio, telefoni portatili e cellulari, telecomandi e molto altro.
In occasione del suo matrimonio, papa Pio XI regalò, a lui e a sua moglie, una preziosa corona del Rosario. Quando Marconi si trovò sul letto di morte, a chi gli chiese se non avesse un messaggio per la sposa assente, rispose:
- Le direte che io tenevo in mano la mia corona.
Altre sue dichiarazioni non ci lasciano dubbi sulla sua fede:
"Credo nella potenza della preghiera come cristiano e come scienziato"
"La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita; solo la fede ci può fornire il senso dell’esistenza: sono contento di essere cristiano"
domenica 8 maggio 2011
Il Rosario, preghiera biblica
Nel mese di Maggio, tradizionalmente dedicato alla Vergine Maria, è particolarmente consigliata la recita quotidiana del Rosario.
Maria, per noi cattolici, ha un ruolo fondamentale: Maria è la Madre del Redentore; Maria, Immacolata Concezione, nacque senza il peccato originale; Maria ottenne da Cristo il primo miracolo, alle nozze di Cana; Maria rimase ai piedi della croce, quando quasi tutti i discepoli erano fuggiti; Maria era presente nel Cenacolo, quando lo Spirito Santo discese sugli Apostoli; Maria, al termine della sua vita terrena, fu assunta in Cielo come Gesù.
Molti, e tra questi alcuni che bussano alle nostre porte con la Bibbia in mano, non amano Maria, e negano le verità sulla Madre di Cristo. Noi oggi non vogliamo prendere in esame tutte le loro affermazioni, ma concentrarci sulla recita del Rosario.
Secondo loro, è sbagliato pregare Maria, perché Cristo è il solo intermediario tra Dio e gli uomini. Noi non vogliamo certo negarlo. Ma questo non toglie che è possibile chiedere a Maria di pregare per noi Gesù e di ottenere da lui delle grazie per noi. Alle nozze di Cana, quando i servi finirono il vino, fu Maria a pregare Gesù per i servi: Maria intercede infatti per noi presso il Figlio suo. La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà": la preghiera a Maria ci indirizza sempre verso Gesù (Giovanni 2, 1-11).
Il Rosario, anche se non è citato nelle Scritture, è una preghiera che affonda profondamente le sue radici nella Bibbia: a ogni decina, infatti, si leggono e meditano dei passi biblici, chiamati "misteri" (divisi in gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi): essi sono gli episodi principali della vita di Gesù, con particolare attenzione a quelli che mostrano il suo profondo e fondamentale legame con Maria sua Madre. Non vorranno mica dirci che meditare dei passi della Bibbia è contro la Bibbia?
La parole stessa della preghiera dell'Ave Maria sono tratte dalla Bibbia: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te": sono le parole che l'angelo Gabriele rivolge a Maria (Luca 1, 28); "Tu sei la benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno": sono le parole che le rivolse santa Elisabetta (Luca 1, 42).
La preghiera si conclude poi con una invocazione a Maria: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Sì, Maria è Madre di Cristo, è Madre di Dio, ma è anche Madre dei discepoli che amano Gesù: lo ha detto lui stesso, sulla croce (Giovanni 19, 26-27). Sì, a ben ragione Maria ha potuto dire: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome" (Luca 1, 46-49).
Maria, per noi cattolici, ha un ruolo fondamentale: Maria è la Madre del Redentore; Maria, Immacolata Concezione, nacque senza il peccato originale; Maria ottenne da Cristo il primo miracolo, alle nozze di Cana; Maria rimase ai piedi della croce, quando quasi tutti i discepoli erano fuggiti; Maria era presente nel Cenacolo, quando lo Spirito Santo discese sugli Apostoli; Maria, al termine della sua vita terrena, fu assunta in Cielo come Gesù.
Molti, e tra questi alcuni che bussano alle nostre porte con la Bibbia in mano, non amano Maria, e negano le verità sulla Madre di Cristo. Noi oggi non vogliamo prendere in esame tutte le loro affermazioni, ma concentrarci sulla recita del Rosario.
Secondo loro, è sbagliato pregare Maria, perché Cristo è il solo intermediario tra Dio e gli uomini. Noi non vogliamo certo negarlo. Ma questo non toglie che è possibile chiedere a Maria di pregare per noi Gesù e di ottenere da lui delle grazie per noi. Alle nozze di Cana, quando i servi finirono il vino, fu Maria a pregare Gesù per i servi: Maria intercede infatti per noi presso il Figlio suo. La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà": la preghiera a Maria ci indirizza sempre verso Gesù (Giovanni 2, 1-11).
Il Rosario, anche se non è citato nelle Scritture, è una preghiera che affonda profondamente le sue radici nella Bibbia: a ogni decina, infatti, si leggono e meditano dei passi biblici, chiamati "misteri" (divisi in gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi): essi sono gli episodi principali della vita di Gesù, con particolare attenzione a quelli che mostrano il suo profondo e fondamentale legame con Maria sua Madre. Non vorranno mica dirci che meditare dei passi della Bibbia è contro la Bibbia?
La parole stessa della preghiera dell'Ave Maria sono tratte dalla Bibbia: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te": sono le parole che l'angelo Gabriele rivolge a Maria (Luca 1, 28); "Tu sei la benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno": sono le parole che le rivolse santa Elisabetta (Luca 1, 42).
La preghiera si conclude poi con una invocazione a Maria: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Sì, Maria è Madre di Cristo, è Madre di Dio, ma è anche Madre dei discepoli che amano Gesù: lo ha detto lui stesso, sulla croce (Giovanni 19, 26-27). Sì, a ben ragione Maria ha potuto dire: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome" (Luca 1, 46-49).
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