domenica 30 ottobre 2011

Genesi: Il Diluvio universale

Dopo l'assassinio di Abele da parte di Caino, il male dilaga nel mondo. Il peccato degli uomini attira la giusta punizione, che scatena il Diluvio universale.


È ormai assodato che tutta una serie di diluvi si abbatté sulla terra in varie epoche: in età preistorica, avvennero delle imponenti alluvioni. Di tali inondazioni si ha indizio un po' dappertutto, anche se sembra escluso che abbiano interessato contemporaneamente tutta la terra

La memoria di queste diverse alluvioni, col passare dei secoli, finì col confondersi nel vago ricordo di un unico, tremendo Diluvio universale. Le tradizioni popolari cercarono poi di determinare nel modo più verisimile possibile i contorni di questo ricordo. La narrazione di un Diluvio universale si trova, seppur con notevoli differenze, nelle tradizioni popolari di tutto il mondo, dal mito greco di Deucalione e Pirra al racconto mesopotamico di Gilgamesh, dalle leggende africane alle credenze degli aborigeni australiani, fino ai miti delle civiltà precolombiane. 

Anche la Sacra Scrittura ha accolto tra le sue pagine la tradizione popolare del Diluvio, non certo per farci conoscere l'autentico svolgimento di un fatto storico, ma per insegnarci come esso va interpretato da punto di vista teologico: la Bibbia ci insegna la suprema sovranità di Dio sulla creazione, la sua santità a cui ripugna il peccato, la sua giustizia che colpisce il peccatore, ma salva il giusto, la sua provvidenza che non dimentica l'uomo, ma lo assiste e lo guida. Da parte sua, l'uomo è felice e sicuro, se è fedele a Dio e a lui si affida. 


Al Diluvio segue una nuova creazione e un nuovo patto tra Dio e l'umanità rinnovata. Queste verità assumono un più ricco significato nel Nuovo Testamento. Scrive Didimo il Cieco, Padre della Chiesa del IV secolo: "Il Diluvio che purificò il mondo dall'antico peccato è una profezia velata della purificazione dei peccati al sacro fonte [del Battesimo]. Parimenti l'arca, che salvò coloro che vi si erano rifugiati, è una figura della vera Chiesa e della salda speranza che noi abbiamo per suo mezzo. La colomba poi che portò sull'arca il ramoscello d'olivo e fece conoscere che la terra era riapparsa designa la venuta dello Spirito santo e la riconciliazione a noi giunta dal Cielo: l'olivo è infatti il simbolo della pace".